Dario Nicoli

L’annuncio del ministro Valditara delle nuove Indicazioni nazionali ha scatenato il solito derby tra innovatori e tradizionalisti, un modo di ragionare non solo sterile, ma che crea cortocircuiti curiosi. Ci sono progressisti che fino a ieri proponevano la cultura disinteressata come fondamento dell’educazione dei giovani e che, quando questo tema viene sostenuto dalla destra, la criticano in quanto non terrebbe conto di intelligenza artificiale, Stem e globalizzazione. Ugualmente, colpisce vedere conservatori tradizionalmente liberisti e a favore della tecnologia che si sono convertiti alla letteratura nazionale e all’apprendimento mnemonico.

Ragionare per contrapposizioni non aiuta a capire la realtà ed a procedere nella ricerca di come è possibile vivere umanamente nel tempo nuovo. Risulta molto più feconda la categoria di “glocale” che indica una tensione positiva tra i due elementi di cui è composta, e che emerge sia dalla letteratura –come il cammino di ricerca dell’Università Cattolica con l’Associazione Globus et Locus – sia dalle pratiche di associazioni, imprese ed istituzioni.Continua

Dario Nicoli

Il 9 novembre siamo partiti per Torino convinti di trovare una Onlus di servizi ben strutturati secondo progetti di inclusione sociale sostenuti da convenzioni con fondazioni, enti pubblici ed imprese, dove operano volontari affiancati a personale retribuito. Quella che abbiamo visto è anche questo, ma con una dinamica ed una vitalità che ci hanno felicemente sorpreso, fornendoci materiale prezioso per l’arricchimento della nostra ricerca sulle neo-comunità.

Ma andiamo con ordine, iniziando dalla presentazione dell’Associazione.Continua

Dario Nicoli

“Lusso per l’anima” è uno slogan commerciale di una volgarità inaudita, incautamente adottato da un hotel in Alto Adige e da un blog di itinerari turistici in Umbria, tanto da poter essere scelto come l’esempio perfetto della lotta che si sta combattendo nella nostra società tra ciò che è autentico e ciò che è strumentale.

Le persone ed i gruppi che ricercano l’autenticità sostengono che viviamo in un mondo in cui tutto tende ad essere artefatto, unilaterale, corrotto da interessi più o meno nascosti ……….

Da parte sua, il fronte della strumentalità non è sostenuto da figure che dichiarano esplicitamente il proprio intento; quest’ultimo si riconosce nell’orientamento dei loro pensieri e delle loro azioni alla ricchezza, al potere, al successo, per il cui perseguimento si giustifica l’utilizzo di ogni mezzo, anche lo sfruttamento degli altri come strumento della propria affermazione personale. …..Continua

Dario Nicoli

In un recente articolo sul Journal du dimanche la filosofa francese Chantal Delsol afferma una verità indiscutibile: la società dell’individualismo non è comparsa all’improvviso da un retaggio patriarcale, ma è avvenuta come diffusione di una prerogativa esclusivamente maschile: l’uomo pensava a se stesso (ma anche alla vita sociale e politica) mentre la donna si occupava dei familiari. La novità consiste quindi nell’estensione dell’individualismo alle donne, convinte che “essere egoisti come un uomo deve essere bello: perché noi non possiamo?”. La nostra è quindi una società dell’individualismo reso democratico.
Si è diffusa la famiglia monoparentale con mamme che si occupano da sole dei propri figli, ma senza padre, di cui magari si sta prendendo cura un’altra donna. Ma non si è neppure realizzata l’estinzione della famiglia, secondo le previsioni degli anni in cui stava accadendo la rivoluzione dei costumi. Si è manifestata piuttosto una grande variabilità di “famiglie”: tra conviventi, con varie combinazioni di generi, tra divorziati, allargate, sposate…
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di Dario Nicoli

Domenica scorsa con moglie e figlia siamo saliti a Prati Parini, una località bergamasca alle pendici del monte Canto Alto. È una passeggiata di 45 minuti che in poco tempo consente di uscire dal traffico del fondovalle e, dopo aver attraversato il bosco, di giungere ad un crinale posto a 900 metri da cui si può vedere Bergamo alta, la pianura Padana fino agli Appennini, oltre alla catena delle Prealpi Orobie. C’è anche un agriturismo dove si allevano alcuni capi di highlander, bovini originari della Scozia, molto utili per tenere liberi i pascoli dalle piante invasive.
Ma la sorpresa è stata incontrare lungo il percorso numerose giovani famiglie con figli piccoli, e trovare uno spazio verde dove è possibile consumare il pic-nic o fare una grigliata, con gruppi di bambini che correvano, giocavano, raccoglievano rametti. Alcuni sperimentavano gli effetti delle lenti di ingrandimento sulle foglie secche (con stretta vigilanza di alcuni genitori).

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di Bruno Perazzolo

Con questo articolo, volutamente provocatorio considerata la gravità dei fatti trattati, non intendo fare “affermazioni definitive”. Al contrario, vista la complessità del tema, il mio più grande auspicio è che la critica possa migliorarne e approfondirne i contenuti.
L’approccio è inusuale: parto dai fatti drammatici di questi ultimi giorni, per sviluppare una riflessione sull’etica del lavoro.
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a cura delle redazione di PensarBene

Con l’auspicio che la diffusione dell’incontro – intervista del 18 maggio scorso possa suscitare, in relazione ai molteplici spunti offerti, ulteriori contributi di riflessione, pubblichiamo il video integrale degli interventi ricordando che l’incontro – intervista si è tenuto presso la sede di Family Way, con la presenza di Silvia Grigolin, Presidente dell’Associazione, Simonetta Vanin, Vicepresidente, le operatrici Stefania Volpato (Noale), Silena Radich (Spinea), Sabina dalla Nora (Monsuè) e Marilena Zanette (Silea), le ex corsiste Maria Cristina Bordin e Marina Coan, la docente Anna Germinario e come genitore Edda, mamma di Letta.
Si sono collegati, a distanza, AnnaMaria Tosatto, Assessore alle Politiche sociali di Noale (VE), e Leonio Milan, sindaco di Mansuè (TV).Continua

di Dario Nicoli

L’incontro – intervista del 18 maggio scorso si è tenuto presso la sede di Family Way, con la presenza di Silvia Grigolin, Presidente dell’Associazione, Simonetta Vanin, Vicepresidente, le operatrici Stefania Volpato (Noale), Silena Radich (Spinea), Sabina dalla Nora (Monsuè) e Marilena Zanette (Silea), le ex corsiste Maria Cristina Bordin e Marina Coan, la docente Anna Germinario e come genitore Edda, mamma di Letta.

Per Pensarbene erano presenti Natanail Danilov, Bruno Perazzolo e il sottoscritto.

Si sono collegati a distanza AnnaMaria Tosatto, Assessore alle Politiche sociali di Noale (VE), e Leonio Milan, sindaco di Mansuè (TV).

Sono proprio i due rappresentanti degli enti locali a rispondere in modo positivo alla domanda iniziale: esistono evidenze che indicano il risveglio della comunità?

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Dall’intervista a Family Way, all’Assessore Annamaria Tosatto, del Comune di Noale (VE), e al Sindaco del Comune di Mansuè (TV), Leonio Milan, alcune conferme sulla validità di alcune nostre (di PensarBene) ipotesi di lavoro.

di Bruno Perazzolo

Ragionando con amici e “meno amici”, spesso mi capita di imbattermi in un’idea tanto diffusa quanto infondata: l’idea che l’altruismo, il rispetto che dobbiamo alle persone e ai beni comuni, gli stessi beni comuni siano sempre lì, in una certa qualità e quantità data, pronti ad entrare in gioco non appena noi, la società o quant’altri lo desideriamo. Insomma, la pratica delle virtù civiche sarebbe una scelta come un’altra, un’opzione sempre disponibile, basta che lo vogliamo. Ebbene, dopo l’intervista di Family Way, se c’è una cosa che mi è sempre più chiara, è che le cose non stanno affatto così. Cerco, ora, di spiegarne il motivo.Continua

di Dario Nicoli

Molti studenti sono chiamati in queste settimane a scegliere il percorso degli studi superiori, la facoltà universitaria o direttamente un lavoro da svolgere nel tempo prossimo della loro vita. Il Ministero ha emanato una nuova legge sull’orientamento che mette in gioco un grande dispiegamento di attività: 30 ore dedicate ogni anno alla scelta orientativa, uno specialista in ogni scuola oltre ad un corredo di insegnanti tutor, un E-Portfolio su una piattaforma digitale apposita, la richiesta ad ogni studente di produrre un capolavoro in cui concentrare tutte le proprie capacità e competenze e rivelativo del suo intendimento futuro.

Ma tutto questo apparecchiamento riuscirà ad aiutare davvero i nostri giovani ad effettuare una scelta fondata e consapevole, in un tempo tanto diverso dal passato a causa dell’incertezza sulle questioni di fondo?

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