di Dario Nicoli

Qualche giorno fa, ad un amico che mi chiedeva come sarebbe stato il 2024, ho risposto istintivamente “dipende dalle guerre”. Ripensandoci in seguito, mi sono accorto che questa prospettiva cambia il modo normale di fare previsioni, basato sulle tendenze statistiche degli anni precedenti, come se il futuro non fosse nient’altro che l’aggiunta di un tassello ad un lungo periodo di progresso in tutti i campi della vita, la tipica illusione dell’illuminismo, avvero l’ultima grande religione civile fondata su razionalità, tolleranza, altruismo ed aspirazione alla libertà. Se la crisi economica del 2007-2014 è da considerare come un’interruzione momentanea di questo lungo ciclo, se la pandemia ha incrinato la fiducia in questa visione, sono state le guerre a rompere del tutto l’incantesimo e ad imporci di comprendere questo punto cruciale della nostra storia in cui siamo coinvolti non da pochi anni, anche se non ce ne siamo resi conto se non con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, iniziata dal febbraio del 2014.

Cosa significa pensarbene in questo momento?Continua

di Dario Nicoli

Nello spazio di pochi mesi sono apparsi due film su altrettanti artisti fondamentali del sessantotto e del periodo ad esso successivo, uniti dall’aver intrapreso percorsi lontani dalla categoria dei cantautori.

A un anno dalla morte, il 18 maggio su Rai 1 è apparso “Il coraggio di essere Franco”, scritto e diretto da Angelo Bozzolini, un itinerario guidato dalla voce narrante dell’attore Alessandro Preziosi e con la preziosa partecipazione di alcuni amici che con lui hanno condiviso la vita e il lavoro artistico, sull’opera e sulla vita di questa figura sorprendente della musica pop con incursioni ……..

Il secondo è “Io, Noi e Gaber”, docufilm scritto e diretto da Riccardo Milani e andato in onda la serata di Capodanno nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa, dopo il successo riscontrato nelle sale cinematografiche. Anch’esso è costruito come un itinerario nell’opera e insieme nella vita del genio libero di Giorgio Gaber, dagli inizi nei locali di Milano ……Continua

di Bruno Perazzolo

Il film, premiato al festival di Cannes, nel titolo rivela tutta la sostanza del racconto. Il marito della scrittrice, Sandra Voyter, “cade” dalla finestra del solaio che sta ristrutturando nello chalet acquistato, di recente, in montagna, vicino a Grenoble. Inizia da questo momento una ricerca della verità che, sia pure per motivi diversi, coinvolge tutti i protagonisti.

Continua

di Dario Nicoli

Facciamo immensa fatica, noi “anime flebili”, a dare un nome appropriato alla mattanza perpetrata nei tre giorni di assalto del territorio di Israele da parte delle “forze d’élite” di Hamas, perché non riusciamo neppure ad immaginare un’esplosione di una volontà di procurare il male così assoluta e così crudelmente disumana.

Preferiamo rifugiarci in categorie mentali come “questione mediorientale” o altre simili; preferiamo consolarci con il gioco delle colpe da entrambe le parti.Continua

Lo scorso incontro del 23 giugno ci siamo lasciati con l’impegno di ritrovarci, a settembre, per un ulteriore approfondimento della tensione esistente tra libertà e comunità e, di rimando, tra democrazia e comunità.

Comunità e democrazia: verso una nuova sintesi?

Seguirà la presentazione del prossimo incontro – intervista incentrato sulle nuove municipalità e il welfare responsabile: rapporti tra istituzioni locali e la cittadinanza attiva

Venerdì, 22 settembre a partire dalle 17.30 e sino alle 19.00, sul canale Telegram di PensarBene.
Continua

di Bruno Perazzolo

Tulgaa vive in città. È direttore di un albergo 5 stelle. Ha una relazione con una donna che ha già un figlio e che, insieme alla città appena accennata, fanno da sfondo all’intero racconto senza mai comparire sulla scena. Una telefonata inaspettata avvisa Tulgaa che il padre adottivo sta morendo……..
Il film, cha a tutta prima sembra voler culminare in una bella favola a lieto fine, improvvisamente prende la piega tragica.Continua

Sticky

di Dario Nicoli

Che cosa succede quando un popolo intero pensa male? Quando siamo tutti assorbiti dal clima di critica e di rabbia che si respira in giro? Succede che questo popolo è sintonizzato su ciò che non va, che vive come se all’improvviso dovesse capitare un disastro. Ciò alimenta uno stato d’animo di sospetto e di amarezza, rende inerti le forze positive provocando un atteggiamento di difesa piuttosto che di impegno per il miglioramento delle cose. Fate una prova: sostenere qualcosa di positivo sui social, per esempio che la povertà estrema nel mondo è in continuo calo dal 1820 agli anni più recenti: verrete subito attaccati da una torma di militanti del “pensar male”. Continua

Gli amici della camminata nel Parco del Ticino

“Grazie ragazzi” è un film recente, tratto da fatti realmente accaduti, con attore protagonista un superlativo Antonio Albanese. “Grazie ragazzi”, però, sono anche due parole che possono, insieme, ben rappresentare la sintesi di quest’ultima nostra camminata di PensarBene. Camminata che, quest’anno, abbiamo voluto tenere nel Parco del Ticino. Nella film Antonio è un attore “fallito” che “sbarca il lunario” doppiando film porno. Laura è la Direttrice di un carcere che, da tempo, ha sepolto la sua umanità nel “sarcofago della burocrazia penitenziaria”. Aziz, Diego e altri compagni sono i carcerati che, strumentalmente, colgono l’occasione di alcune lezioni di recitazione teatrale, per godere di qualche “ora d’aria in più”. Tutti i protagonisti della pellicola sopravvivono come noi sopravviviamo. Tutti i protagonisti della pellicola si immaginavano, come anche noi abbiamo immaginato, una vita diversa. Ma qualcosa è andato storto; qualcosa manca. Manca una parte dell’anima, manca qualcosa di decisivo capace di rendere la vita di tutti, attori e pubblico, meritevole di essere vissuta. Insomma, capace di rendere la vita pienamente umana.

Continua

Dall’idea di comunità alla sua ragion d’essere.

Venerdì, 23 giugno a partire dalle 17.30 sino alle 19.00, sul canale Telegram di PensarBene.

Il termine “comunità” è, da sempre, molto utilizzato, a volte persino abusato, ma qual è il significato di questa parola? Perché oggi si parla tanto della “voglia di Comunità” o di un “ritorno della comunità”? Del concetto esiste un unico significato o, come spesso accade con le parole, diversi significati? Secondo molti autori, la dimensione comunitaria sta alla base della democrazia insieme allo Stato e al mercato. In che senso possiamo sostenere questa affermazione?

Continua