di Bruno Perazzolo

Due notevoli film, uno del 2009 e l’altro del 2022, da vedere in successione, possibilmente a distanza di qualche giorno.
L’opera riporta in scena una narrazione simile a quella di “Balla con i lupi” (film capolavoro del 1990). J. Camerun (il regista), tramite l’allegoria di effetti speciali sofisticatissimi, pone a confronto, in maniera realistica, la condizione dell’umanità ai suoi albori e per la maggior parte della sua esistenza (circa 100.000 anni) nelle cosiddette società di caccia e raccolta, con la recentissima “condizione moderna” (gli ultimi 500 anni circa). Continua

di Dario Nicoli

Ognuno di noi ha la sua vita individuale, ciascuna diversa dagli altri. Ma tutti insieme, che ne siamo coscienti oppure no, stiamo partecipando ad una medesima operazione: viviamo un travaglio profondo, dal valore storico circa il futuro della nostra civiltà, che tocca le questioni fondamentali della vita, della direzione del nostro cammino e perciò del futuro che ci attende …. ………. Se l’epopea del declino e la guerra tardo puritana al linguaggio ed ai simboli della tradizione sono da annoverare tra i fenomeni della decadenza, una rigenerazione feconda può trovare alimento da vicende che accadono in altri contesti e con altri popoli. Guardando all’Asia, continente nel quale si dispiegano tensioni che hanno come posta in gioco la condizione umana della gran parte della popolazione del pianeta, possiamo trovare alimento dalla lotta delle donne iraniane contro un regime oppressivo, oscurantista e misogino. 
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di Bruno Perazzolo

Se esiste un punto di contatto tra scienza e religione, questo deve essere proprio la cosmologia: “la religione per atei intelligenti”. …
E’, questa, una possibile chiave di lettura di un film pluripremiato che ben rappresenta l’opera del grande fisico, matematico e cosmologo Stephen Hawking. Un’incredibile storia la sua, interpretata superlativamente da due attori straordinari: Eddie Redmayne e Felicity Jones. Giovane promessa della fisica contemporanea mondiale, Stephen Hawking sembra dover prematuramente soccombere a causa di una malattia progressiva e incurabile. Però, malgrado la sentenza inappellabile dei medici, non sarà così.Continua

di Bruno Perazzolo

La recensione di questo film è stata motivata, oltre che dagli attuali eventi drammatici, dall’articolo di Dario Nicoli “Il Travaglio dell’occidente e le donne iraniane”.

Il film, del regista iraniano pluripremiato Jafar Panahi – attualmente in carcere con una condanna di 6 anni per essere venuto meno alla sentenza del 2010 che gli intimava di non girare più film, di non trasferirsi all’estero e di non intrattenere rapporti con i media – è una pellicola intensa la cui complessità può forse tenere lontano il grande pubblico malgrado gli elogi, pressochè unanimi, della critica (il film è stato premiato al festival di Venezia).Continua

Un film grandioso: una specie di “marziano buono” paracadutato nel nostro mondo per trascorrere un’intera vita a “restaurare le persone” riannodandone i legali dispersi nel passato  allo scopo di restituire ai vivi la fede nel futuro.

di Bruno Perazzolo e Anna Maria dell’Anna

John May lavora alle dipendenze di un Comune. Il suo incarico è abbastanza insolito: ricercare parenti e amici di persone morte in solitudine sollecitandone, almeno, la partecipazione alle esequie. Impresa disperata, la sua, e impresa inutilmente dispendiosa agli occhi dell’amministrazione locale dal momento che le sue ricerche, nella maggioranza dei casi, si risolvono con un rito funebre celebrato in due: il sacerdote officiante e lo stesso May. Poiché i manager, anche quelli pubblici, tendono ad essere concreti soprattutto quando i conti riguardano i più deboli, un bel giorno il povero May si ritroverà “dimesso” dopo un ventennio di onorato e devoto servizio. Ma ecco che, come dice la canzone di Antonello Venditti,  proprio “quando pensi che sia finita”, succede il miracolo che giustifica un’intera vita. 
Il film del 2013, che consigliamo caldamente, si può vedere gratuitamente in Streaming su RaiPlayContinua

di Bruno Perazzolo

Che cos’è un’Enciclica? Secondo il quotidiano Avvenire è un indirizzo che il Papa rivolge a tutta la Chiesa Cattolica riguardo a come affrontare nuove problematiche (cosiddette sfide) nello spirito della fede professata. In quest’ottica occorre però, soprattutto nel caso dell’enciclica Laudato si’ suggerire, umilmente, una rettifica. L’opera del Papa, in virtù delle riflessioni e degli approfondimenti sollecitati, è rivolta all’intera umanità: cattolici e non, credenti, atei o agnostici …..

È con questo spirito che è stato prodotto il podcast “Per un’Ecologia Integrale” incentrato su alcuni brani tratti, a cura di Gaetano Mollo, dall’enciclica “Laudato si'” di Papa Francesco. Il podcast è suddiviso i tre episodi condotti da Antonio Borgato, Dante Milito e Lidia Munaretti e introdotti da Dario Nicoli.
Ringraziamo caldamente Gaetano Mollo, Antonio Borgato, Dante Melito, Lidia Munaretti e Dario Nicoli per il loro fondamentale contributo e vi auguriamo buon ascolto nello spirito del Laudato si’.  Per andare direttamente alla pagina contenete il podcast inserisci questo indirizzo nel browser https://anchor.fm/pensarbene altrimenti clicca su continuaContinua

di Bruno Perazzolo e Emanuela Gervasini

Un film che, a tutta prima, può sembrare scontato. Il classico incontro tra “primitivi animisti – buddhisti”, e un “civilizzato” che poi passa dalla loro parte: dalla parte dei “dimenticati dalla storia”. Un racconto, simil “Balla con i lupi”, già visto tante volte. Ma allora come spiegare l’emozione e il rinnovato apprezzamento dello spettatore medio per un tale déjà-vu? Certo la regia è ottima, la fotografia e i paesaggi Himalayani del Bhutan sono affascinanti, ma tutto ciò non basta a giustificare un giudizio positivo che resterebbe comunque troppo elevato. Per colmare la differenza credo possano venirci in soccorso una somma di paradossi assolutamente plausibili e, nel contesto in questione, affatto originali. In primis la conversione di un maestro (che forse, nella sua vita precedente, era uno Yak, l’animale totemico del villaggio) che, chiamato ad insegnare, apprende (come dovrebbe pressappoco accadere in ogni autentico rapporto docente / discente)  molto più dei suoi allievi. In secondo luogo la dialettica del “Salvatore – Salvato”.
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di Dario Nicoli

In queste ore si sta compiendo il più grande errore della Russia dai tempi della Guerra fredda, che ne segnerà la fine della pretesa di essere un paese guida per il mondo, e forse la corroderà dall’interno provocando. una degradazione dagli esiti imprevedibili. L’analisi delle ragioni politiche ed economiche di questa tragedia potenzialmente autodistruttiva ha portato ad un esito sorprendente …..
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di Sabrina Mannino

La meraviglia è un emozione intensa. Tutti siamo in grado di provare meraviglia ed è probabile sia per cose differenti …….. La prima fase di fascinazione ci sprona alla conoscenza del fenomeno che ci si presenta davanti. Ci affacciamo ad un mondo sconosciutoContinua

di Daniela Mario

Per me la meraviglia ha a che fare con la “curiosità”: se siamo curiosi andiamo alla ricerca di cose nuove, di allargare i nostri orizzonti, ed è così che spesso ci si imbatte in qualcosa di “meraviglioso”; quello stato che si prova di fronte a qualcosa di inaspettato, ma che siamo pronti a ricevere. É questa possibilità d’incontro (l’inaspettato desiderato) che genera secondo me ammirazione, stupore, incanto, ma anche soggezione, smarrimento di fronte a qualcosa più grande di noi, ma verso la quale ci sentiamo attratti, affascinati, forse perché contiene tratti di “mistero”.
E’ qui che la meraviglia abbraccia il mistero, che ci spinge verso la continua ricerca, non tanto di risposte, ma delle domande più consone rispetto al punto in cui siamo.Continua