La terza parte dell’anima
di Bruno Perazzolo
Cosa significa appartenenza? Esiste un “bisogno del dovere”? “Libere” riflessioni suscitate dall’incontro – intervista di Pinerolo del 7 novembre ’23
Se c’è una cosa che credo di aver capito dopo gli incontri di Biandronno (aprile ’23) e Pinerolo (novembre ’23) dedicati alla “Nuova Comunità” è quello che potrei chiamare “il bisogno del dovere; il bisogno di avere un compito” che fa dell’uomo solo (dell’individuo atomistico) un uomo triste e, spesso, disperato. In fondo credo che appartenenza significhi proprio questo: il bisogno di sentirsi parte di qualcosa che ci trascende e, perciò, ci obbliga ad agire in certo modo a prescindere dal calcolo utilitaristico.
“C’è ancora domani”: la speranza che dà coraggio.
di Bruno Perazzolo
Il film, ambientato alla fine della seconda guerra mondiale e realizzato in bianco e nero (con esplicito riferimento alla grande tradizione del neorealismo italiano) è costruito intorno ad un’idea che, oltre ad essere bella, è anche, magari per motivi diversi, molto attuale. Delia è una donna che si dedica anima e corpo alla sua famiglia, ma che, ciò malgrado, viene maltrattata dal marito e dal suocero che, a suon di schiaffoni, intendono affermare la loro assoluta autorità patriarcale in un contesto, per l’epoca, già ampiamente patriarcale. Apparentemente rassegnata alla prigione in cui un matrimonio sfortunato l’ha rinchiusa, Delia …. cova nel profondo della sua anima il desiderio di un grande riscatto.
Poco meno di un giovane su due si procura dolore deliberatamente con lesioni fisiche che comportano una minorazione temporanea o permanente
di Bruno Perazzolo
In Italia, e non solo, la diffusione dell’autolesionismo tra gli adolescenti è impressionante: tra il 17 e il 41 %. Il fenomeno è poi spesso accompagnato dal consumo di droghe e alcool la cui estensione è, probabilmente, anche maggiore. L’articolo di Silvia Grigolin, “i neonati piangono”, ne evidenzia alcuni fattori fondamentali ai quali, credo, sia possibile aggiungerne altri due o tre non meno rilevanti. In premessa, mi sembra importante l’affermazione che il filosofo Galimberti fa all’inizio del video “il disagio giovanile nell’età del narcisismo”: il problema non è psicologico, ma culturale, intendendo, con ciò, che all’origine del fenomeno sta la nostra cultura e solo dopo viene la psicologia.
Consigliati da PensarBene: “One Life”
di Bruno Perazzolo
Nicholas Winton è un “accumulatore seriale” in senso buono (oggi il vero problema sono i “buttatori seriali”, i discepoli dell’usa e getta). In molti lo siamo, “accumulatori seriali”, perché “una cosa che possiedi non si sa mai in quali circostanze possa tornarti utile”. Eppure, arriva per tutti il momento nel quale bisogna liberarsi dalle montagne di cose che abbiamo disordinatamente ammucchiato nel tempo nel vano tentativo di non perdere nessuna, imprevista, opportunità. …….. Arriva per tutti il momento in cui scavare significa buttare via con la speranza di trovare qualcosa che valga veramente la pena di conservare. Nicholas Winton la trova quella cosa. È una bella, vecchia cartella di cuoio da colletto bianco riposta in un cassetto e piena di ritagli di giornale, annotazioni, foto che gli riportano alla mente la sua grande impresa: salvare dalla deportazione nazista più di 650 bambini, in maggioranza ebrei.
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Le interviste di PensarBene
L’Incontro – Intervista, organizzato dalla nostra Associazione di concerto con l’Amministrazione Comunale di Pinerolo, prosegue l’inchiesta sulla Nuova Comunità iniziata a Biandronno con le Associazioni di Volontariato lo scorso aprile. A differenza di Biandronno, questa volta, ad essere interpellate saranno le Istituzioni Locali, ovvero l’altro elemento necessario che, insieme all’Associazionismo, costituisce il nucleo di una “Comunità Locale Viva”.
Visione e ipotesi della ricerca
La nostra epoca si caratterizza per l’elevata mobilità delle persone, i continui cambiamenti, l’innovazione tecnologica. Ciò, combinato con una cultura fortemente individualistica, ha reso più precari i rapporti umani nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, nel vicinato e con gli amici. Tutto questo è stato pagato con una crescente solitudine e sofferenza in quanto l’uomo è, per sua natura, un essere sociale….
Da questa stessa condizione, emerge, però, anche un desiderio di autenticità e di nuove forme di comunità e lo si vede in molte situazioni.
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Consigliati da PensarBene: “Perfect days”
di Bruno Perazzolo
Hirayama è un sessantenne giapponese che si occupa della pulizia dei bagni pubblici, ….. Nella vita di Hirayama, però, c’è molto di più dell’affermazione della dignità del lavoro, di qualsiasi lavoro che sia “basilarmente” utile agli altri. C’è la gentilezza, il rispetto, la buona educazione e la capacità di cogliere “il meraviglioso” dove altri non vede assolutamente nulla. C’è, infine, qualcosa che lo avvicina fortemente a un tipo di esistenza che credo si stia facendo sempre più strada in tutto l’occidente. Qualcosa che, penso, almeno in parte spiega il grande successo di pubblico e di critica che la pellicola ha incontrato.
Report dell’intervista al volontariato di Biandronno: 19 aprile ‘23
A cura di Bruno Perazzolo
Intervistatore Dario Nicoli, docente di Sociologia dell’Università Cattolica di Brescia
Con questa inchiesta, l’Associazione Culturale PensarBene ha dato inizio ad un lavoro di indagine volto a verificare le seguenti ipotesi:
1) è vero che l’Associazionismo Volontario, che ha radici profonde e centenarie, soprattutto in Lombardia, trova, nella realtà contemporanea delle nostre vite, un terreno particolarmente favorevole ad incrementarne il peso e la consapevolezza della sua necessità?
2) è vero che, adattandosi alle nuove condizioni economico sociali e culturali, l’Associazionismo, in quanto realtà viva, sta, almeno in parte, “mutando pelle”? E se questo è vero, quali sono i tratti innovativi delle nuove forme di Volontariato?
Allo scopo di verificare la validità delle nostre tesi, abbiamo posto, alle 12 associazioni partecipanti, tutte con sede o con una propria significativa presenza nel Comune di Biandronno, alcune domande le cui risposte sono state sinteticamente riportate in questo report.
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Auguri a tutti gli amici di PensarBene
Buon Natale e un 2024 pieno d’incanto e nuovi inizi. Ravenna: Basilica di San Vitale Error happened.Continua
Costruire la nostra Chiesa: dall’incanto di Bedero Valcuvia, una luce e un augurio per il 2024
di Bruno Perazzolo
L’idea di scrivere questo articoletto mi è venuta il giorno di Natale. L’avevo già visto in fotografia ed ho chiesto, dopo il tradizionale pranzo, di andarlo a vedere quello strano Presepe che, stupidamente, avevo pensato, altro non fosse che l’intero edificio della Chiesa del paese riempito di statuine, pecorelle ecc. Qualcuno mi aveva fatto notare che non poteva essere così, aumentando la mia curiosità. Forse ne esistono altri, ma, per me, è stata la prima volta che ho visto rappresentare, nel Presepe, la stessa, identica Chiesa che lo ospita. Mi è venuta in mente l’arte concettuale. Cosa avevano fatto “veramente” i tanti cittadini di Bedero, credenti e non, dedicando un sacco del loro tempo alla costruzione del loro Presepe? Cosa avevano voluto dire riproducendo, in miniatura, in un angolo della Chiesa, sino al più piccolo dettaglio, la Chiesa stessa?
“Anatomia di una caduta”: la verità è una scelta responsabile che impegna.
di Bruno Perazzolo
Il film, premiato al festival di Cannes, nel titolo rivela tutta la sostanza del racconto. Il marito della scrittrice, Sandra Voyter, “cade” dalla finestra del solaio che sta ristrutturando nello chalet acquistato, di recente, in montagna, vicino a Grenoble. Inizia da questo momento una ricerca della verità che, sia pure per motivi diversi, coinvolge tutti i protagonisti.









