di Natanail Danailov

Il 7 novembre 2023 si è svolto il nostro secondo incontro-intervista, facente parte della serie che riguarda i temi della comunità e del territorio. Vista la nostra costante ricerca di esempi che sostengano la nostra ipotesi, che sottolinea l’importanza di un’identità territoriale e un senso di appartenenza da parte delle persone abitanti un territorio, alcuni membri della nostra associazione ci hanno messo in contatto con una realtà che, a posteriori, posso affermare essere un vero e proprio modello di questa nostra idea: il Comune di Pinerolo (TO).

Ancor prima di essere stati a Pinerolo, sin dal momento in cui abbiamo avanzato la proposta per l’incontro, l’Amministrazione Comunale si è rivelata subito entusiasta del nostro invito, mostrandosi molto disponibili sia per la fase di preparazione preliminare dei temi da trattare che per quella di organizzazione logistica dell’incontro.

La sera dell’evento, prima del nostro arrivo – forse per via dell’emozione dovuta al fatto che questa era la mia prima trasferta, da quando faccio parte di PensarBene – passando per le vie della città, ho apprezzato la rilevanza dei suoi palazzi e delle sue strade – tipica, tra l’altro, di molte delle città piemontesi medio-grandi, caratterizzate dall’inconfondibile stile risorgimentale.

Giunti a destinazione, presso il palazzo comunale, i miei pensieri riguardo l’attenzione dedicata alla cura della città hanno trovato conferma. In base della mia pregressa esperienza lavorativa presso due diversi Comuni della mia zona, inoltre, non mi sarei mai aspettato di vedere un’Amministrazione Comunale così giovane, cosa che mi ha colpito molto positivamente. Gli spazi presenti all’interno dell’edificio comunale non erano da meno: era evidente che erano stati da poco riammodernati, tenendo conto delle necessità di un ambiente giovane e in via di sviluppo. Soprattutto quest’ultimo fatto è risultato molto evidente quando siamo stati fatti accomodare presso la sala consiliare, dove solitamente si tengono le sedute del Consiglio Comunale: il locale è dotato di un modernissimo impianto di videoregistrazione, che permette non solo di riprendere le riunioni come se si avesse a disposizione una vera e propria regia, capace di inquadrare autonomamente i diversi relatori, ma anche di trasmettere gli incontri in diretta su YouTube, sul canale ufficiale del Comune di Pinerolo! Sono rimasto davvero veramente sorpreso, da questo fatto, davvero inaspettato.

Ma bando alle ciance: non ho ancora menzionato nulla riguardo all’incontro.

Abbiamo scelto di soprannominare questa serata «Il territorio sta diventando una nuova comunità? Bisogni vecchi e nuovi e desiderio di appartenenza». Per poter effettuare un’analisi approfondita della realtà di Pinerolo – che ben si posiziona in questo contesto di contrapposizione tra “bisogni vecchi e nuovi” – abbiamo deciso di coinvolgere delle figure che, in un certo senso, costituiscono i pilastri di una comunità ben radicata sul territorio: durante la serata, ciascuno degli invitati ha parlato della “propria comunità”1, e di ciò che questa ha fatto per arrivare ad essere quella che è oggi. Abbiamo avuto modo di ascoltare le testimonianze di persone che credono nei valori del proprio gruppo, e lo dimostrano sostenendolo e contribuendo al suo sviluppo.

La serata è iniziata con un’introduzione da parte della vice sindaca Francesca Costarelli, seguita da un intervento di Luigi Carignano, l’Assessore alla Partecipazione, entrambi a nome del Comune di Pinerolo.

La ex preside scolastica Loredana Grabbi ha parlato a nome di tutti gli istituti scolastici di Pinerolo, analizzando il rapporto che l’ambiente scolastico ha con gli studenti e con le loro famiglie, e di come questo sia il luogo che funge da “collante” tra diversi fattori: lo studente, la famiglia, l’ambiente che li circonda, in senso stretto e lato.

Il pastore della Chiesa Valdese di Pinerolo e il parroco don Alex Moreira hanno poi raccontato della loro esperienza, rispettivamente, con le comunità pastorale ed ecclesiastica. Abbiamo potuto notare le differenze di pensiero che i due avevano, ed in particolare io ho molto apprezzato il discorso – molto approfondito – di don Alex, che si è rivelato essere fortemente teologico, molto obiettivo, ma al contempo realista.

La parola è passata poi all’imprenditore Verano Chiale, proprietario di terza generazione di una importante realtà manifatturiera di Pinerolo. Ho apprezzato particolarmente il suo intervento, molto pratico e concreto, dove sostanzialmente diceva, ricollegandosi al discorso della preside sull’educazione, che va bene educare i ragazzi “scolasticamente”, ma si deve anche inserirli nel mondo del lavoro, educarli al lavoro in senso stretto.

Infine, è intervenuta Paola Molino, giornalista e direttrice della testata giornalistica locale L’Eco del Chisone, che viene definito – da lei stessa e dalla comunità locale – come il primo “giornale di comunità”. Ci ha raccontato del lavoro svolto dalla redazione, di come sono nati e di come, durante la pandemia e il lockdown, per via delle numerose richieste di informazioni e di aiuto da parte dei cittadini, hanno avuto l’idea di sostenere la comunità locale organizzando una vera e propria squadra d’azione, alleandosi con l’Amministrazione Comunale e costituendo una vera e propria centrale operativa. Hanno aiutato con la distribuzione del cibo e dei farmaci, con l’accompagnamento di animali domestici di persone contagiate, ma soprattutto hanno continuato con ciò che è il loro obiettivo principale: informare i cittadini del pinerolese sugli sviluppi della pandemia e su come affrontare al meglio la situazione emergenziale.

Verso la fine dell’incontro, abbiamo parlato di come l’Amministrazione Comunale ha in passato sostenuto l’apertura di numerosi spazi dedicati all’incontro ed al confronto: un esempio è lo spazio che un tempo era il bar del teatro sociale di Pinerolo, che è stato riconvertito in spazio dedicato agli artisti della zona; interessante è anche TeenLab, lo spazio dedicato ai giovani, dove questi possono incontrarsi al di fuori della scuola e dare sfogo alla propria creatività. In questi spazi sono presenti diversi strumenti e macchinari che permettono ai ragazzi di mettere le mani in pasta, come si suol dire, e capire quali sono le attività che più li appassionano. Ci sono incisori laser, stampanti 3D, attrezzature di ogni tipo… insomma, un vero e proprio laboratorio creativo a tutto tondo.

Per maggiori approfondimenti, abbiamo messo a disposizione la registrazione dell’incontro sul nostro canale YouTube, ma per concludere questo mio articolo vorrei esprimere tutta la mia ammirazione riguardo a Pinerolo, alla sua Amministrazione Comunale e ai rappresentanti delle diverse realtà che ne fanno parte. Non solo abbiamo trovato un gruppo di persone giovani alla guida della città, ma queste si sono rivelate essere delle persone schiette, intraprendenti, aperte e disponibili al confronto. Stessa cosa posso dire della direttrice del giornale, aggiungendo anche che si è rivelata molto disponibile anche per future collaborazioni con PensarBene, essendo molto ben informata sulle dinamiche che hanno portato il pinerolese a diventare la comunità che è ora. Infine, anche gli altri ospiti della serata

Sono personalmente molto soddisfatto della serata, perché ho respirato un’aria diversa dal solito: la solerzia e la grinta che contraddistinguono i nostri ospitanti mi hanno colpito nel profondo del cuore, lasciandomi un barlume di speranza per quanto riguarda il futuro che ci aspetta. Ho constatato che, per fortuna, ancora oggi esistono persone a cui importa della loro città, della comunità a cui appartengono e che ogni giorno sostengono attivamente.

  1. “Propria comunità” inteso come la comunità di cui fanno parte, ma anche dell’idea, che ognuno ha, di comunità, ovvero il modo in cui la propria comunità/associazione è inserita all’interno della macro-comunità quale è la realtà pinerolese. ↩︎
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3 commenti

  1. Hai proprio ragione, Natan, la speranza viene nutrita dalla consapevolezza che c’è chi fa bene il suo compito, a cui importa davvero della comunità cui appartengono. Così anche noi ci sentiamo accomunati a loro ed a tutti coloro che, ognuno con il suo proprio compito, “sostengono attivamente” la pienezza della vita

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  2. Bravo Natan, hai descritto così bene l’incontro degli esponenti di Pensarbene con i rappresentanti del Comune e della comunità di Pinerolo che è come se fossi stata presente. .

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  3. Grazie Natan, ho respirato l’atmosfera e colto le idee che hanno pervaso il vostro incontro.

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