di Bruno Perazzolo

Due notevoli film, uno del 2009 e l’altro del 2022, da vedere in successione, possibilmente a distanza di qualche giorno.
L’opera riporta in scena una narrazione simile a quella di “Balla con i lupi” (film capolavoro del 1990). J. Camerun (il regista), tramite l’allegoria di effetti speciali sofisticatissimi, pone a confronto, in maniera realistica, la condizione dell’umanità ai suoi albori e per la maggior parte della sua esistenza (circa 100.000 anni) nelle cosiddette società di caccia e raccolta, con la recentissima “condizione moderna” (gli ultimi 500 anni circa). Continua

“L’umanità può vivere senza la scienza e può vivere senza pane. Soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più niente da fare al mondo!”
(Fëdor Dostoevskij)

di Bruno Perazzolo

Mercato e comunità sono spesso in competizione. All’avanzare del primo quasi sempre la seconda arretra. Le inchieste di “Generazione Bellezza”, recentemente riproposte su RAI 3, mostrano però come queste due realtà possono convivere e persino rinforzarsi a vicenda.Continua

PensarBene: Testo redazionale

Fare davvero i conti con l’eredità del consumismo, richiede di riconsiderare il tipo di libertà di cui ha potuto beneficiare il cittadino della società del benessere, e scoprire che, in buona parte, si tratta di una libertà “tossica”, e che è venuto il tempo di chiederci se non vi sia una prospettiva più umana dell’essere liberi.

L’individuo che conosciamo – e di cui ognuno di noi porta i tratti – avverte con grande intensità l’esigenza di distinguersi dalla massa e di essere riconosciuto, se non apprezzato, dagli altri per questa sua unicità. Ma finisce per assumere comportamenti che contraddicono questo suo giusto desiderio, in quanto il progressivo sgretolamento dei modi di vita tradizionali ha sottratto alle persone, ed in particolare ai giovani, l’ancoraggio di senso che consente al proprio io di abitare il proprio tempo riconoscendosi parte di un tutto.Continua

di Bruno Perazzolo e Emanuela Gervasini

Un film da non perdere. Youri, un ragazzo di 16 anni praticamente orfano, è fortemente legato al quartiere periferico di Parigi, la Cité Gagarine dove è stato accolto ed è cresciuto. Il complesso residenziale verrà dichiarato inagibile e da demolire, ma Yuri non accetta quello che a tutti appare come un destino inevitabile”.Continua

di Bruno Perazzolo

Sullo sfondo di un paesaggio in via di desertificazione e di spopolamento a causa dei cambiamenti climatici, il regista traccia abilmente la storia di Virginio e Sisa, marito e moglie rimasti a vivere nel vecchio villaggio andino – boliviano, e del nipote, Clever, che viene a fargli visita dalla città verso la quale vanno migrando la maggior parte delle persone che, da secoli, vivevano nell’altopiano di agricoltura e allevamento di sussistenza. Il dialogo scarno e l’empatia dei protagonisti, mettono in rilievo la profondità e il confronto tra due visioni del mondo: mobile e razionale quella del nipote, che propone ai nonni di trasferirsi in città come stanno facendo quasi tutti; conservatrice e identitaria quella dei due coniugi e, soprattutto, quella del nonno Virginio cui l’abbandono della sua terra assomiglia ad una diserzione peggiore della morte fisica.Continua

Un film grandioso: una specie di “marziano buono” paracadutato nel nostro mondo per trascorrere un’intera vita a “restaurare le persone” riannodandone i legali dispersi nel passato  allo scopo di restituire ai vivi la fede nel futuro.

di Bruno Perazzolo e Anna Maria dell’Anna

John May lavora alle dipendenze di un Comune. Il suo incarico è abbastanza insolito: ricercare parenti e amici di persone morte in solitudine sollecitandone, almeno, la partecipazione alle esequie. Impresa disperata, la sua, e impresa inutilmente dispendiosa agli occhi dell’amministrazione locale dal momento che le sue ricerche, nella maggioranza dei casi, si risolvono con un rito funebre celebrato in due: il sacerdote officiante e lo stesso May. Poiché i manager, anche quelli pubblici, tendono ad essere concreti soprattutto quando i conti riguardano i più deboli, un bel giorno il povero May si ritroverà “dimesso” dopo un ventennio di onorato e devoto servizio. Ma ecco che, come dice la canzone di Antonello Venditti,  proprio “quando pensi che sia finita”, succede il miracolo che giustifica un’intera vita. 
Il film del 2013, che consigliamo caldamente, si può vedere gratuitamente in Streaming su RaiPlayContinua

di Bruno Perazzolo

A volte la nostalgia delle origini può uccidere quando le proprie radici affondano nella violenza e nella prevaricazione. Deve essere questa, probabilmente, la motivazione, più o meno consapevole, che spinge un’intera categoria di persone, a tagliare i ponti con il proprio passato quando, quest’ultimo, è sinonimo di un eccesso di degrado umano e di sofferenza. Felice e Oreste, una grande amicizia vissuta all’insegna del crimine e della volontà di emergere che serpeggia tra i ragazzi arruolati nelle bande del Rione Sanità di Napoli. Due storie parallele, come due facce della stessa medaglia. Due storie che, ad un certo punto, divaricano ….Continua

di Bruno Perazzolo e Emanuela Gervasini

Nello sguardo amaro e pensoso della famiglia Solé di fronte al “progresso che avanza sui campi agricoli”, si può ritrovare tutto ……….. e ci capita di notare sempre più spesso come una singola opera d’arte possa contenere intere biblioteche di saggi e manuali raziocinanti. ……….. Regia di Carla Simón, con Jordi Pujol Dolcet, Anna Otin, Xènia Roset, Albert Bosch, Ainet Jounou, genere drammatico, Spagna – Italia, 2022, durata 120 minuti, la pellicola racconta, con grande perizia cinematografica, il dramma di una famiglia catalana costretta a lasciare la terra e il proprio libero e onesto lavoro di piccoli coltivatori a causa dell’imporsi di un’élite locale irriconoscente, della grande distribuzione e della globalizzazione.

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di Bruno Perazzolo e Emanuela Gervasini

“Alla morte del nonno la maggior parte degli amici vantava dei crediti nei suoi confronti”. Ecco la prima legge di una comunità “tutti sono indebitati con tutti” fino alla morte. Il contrario delle ordinarie “amicizie postmoderne” dove la prima preoccupazione di ciascun “partner” è quella di restituire, al centesimo e immediatamente, quanto ha ricevuto.
Belfast, Regia di Kenneth Branagh con Caitriona Balfe, Judi Dench, Jamie Dornan, Ciarán Hinds, Colin Morgan. Genere Drammatico, Gran Bretagna 2021, durata 98 minuti. Un film autobiografico che, a volte, sembra concedere troppo al sentimento, ma che, alla fine, resta un bel racconto romanzato della crisi di una comunità travolta dalla storia.
Belfast, Regia di Kenneth Branagh con Caitriona Balfe, Judi Dench, Jamie Dornan, Ciarán Hinds, Colin Morgan. Genere Drammatico, Gran Bretagna 2021, durata 98 minuti. Il film, per ora, dovrebbe essere solo nelle sale cinematografiche, ma a breve lo si dovrebbe poter vedere in streaming su Netflix o Amazon e anche su altre piattaforme.
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