Dario Nicoli

Se ci sentiamo vivi, cioè umani, non possiamo abituarci ai tanti segnali di smarrimento che ci inseguono tutti i giorni, a quello stato perenne di oppressione per le cattive notizie che per il crudele interesse degli editori dei media ci vengono gettate addosso per imporci un’attenzione non voluta assieme all’orrore di chi è obbligato ad abbracciare i segni del male che si annida nelle pieghe del nostro mondo caotico.

Non ci si può abituare neppure a quello stato di stordimento che deriva dall’essere perennemente esposti al bombardamento di messaggi, seduzioni, richieste di prestazioni che provengono da voci dissonanti con il desiderio del nostro cuore che chiede serenità e possibilità di sostare su ogni più piccolo dettaglio di bellezza. Che invece non vediamo, appannato com’è da una nebbia di sottile malanimo.

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Bruno Perazzolo

Introduzione al Podcast: Alle radici dell’Individualismo: l’Ideologia Liberale

Con questo podcast, diviso in due parti dedicate ai tre pilastri dell’ideologia liberale – l’Individuo, lo Stato di Natura e il Contratto Sociale – nell’ambito del grande tema del rapporto tra “Comunità e Libertà” – tema che, da diversi mesi, sta al centro delle riflessioni e degli approfondimenti sviluppati dalla nostra Associazione, “PensarBene” – propongo una sintesi del nucleo condiviso dell’idea libertaria.

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20 settembre ’24 ore 17.30 sul canale Telegram di PensarBene

Con “Anarchia, stato e utopia” (1974), Robert Nozick presenta una difesa in termini filosofici dei principi libertari e una sfida alle idee consolidate della giustizia distributiva ….. L’aiuto dato agli altri spicca in modo particolare nell’elenco di ciò che nessuno dovrebbe fare perché vi è stato costretto; tassando i ricchi per aiutare i poveri lo Stato impone una coercizione ai ricchi violando il loro diritto di usare, come meglio credono, le cose di loro proprietà…….

Continua l’impegno della nostra Associazione sul tema del rapporto tra comunità, libertà, individualismo e democrazia. Al solito, non siamo interessati al solo “raccontarci ciò che pensiamo”. Intendiamo, invece, offrire a tutti uno spazio aperto di confronto e approfondimento amichevoli su temi che, da qualunque parte li si voglia guardare, risultano di urgente attualità per la “qualità della nostra convivenza”. Nello scorso incontro abbiamo trattato dell’Utilitarismo, l’ideologia per molti versi dominante nelle nostre società, nel prossimo incontro tratteremo del Liberalismo nella sua formulazione più generale.Continua

di Dario Nicoli

La grande mobilitazione del neo comunitarismo va vista come un tentativo di risposta immediata alla solitudine che caratterizza il tempo nuovo; essa offre a chi abita nel territorio occasioni di appartenenza e di vita in comune, ma queste esperienze consentono, innanzitutto nel linguaggio, un riconoscimento ed una consolazione verso quello smarrimento esistenziale di chi afferma, come dice Vasco Rossi, “ora qui…siamo soli…siamo soli…siamo soli…siamo soli…”?

Occorre che nelle esperienze neocomunitarie accada un salto di qualità che vada oltre la dinamica della risposta ai bisogni, per cogliere nell’anima quella perdita dell’incanto che è accaduta con la modernità e la deificazione dell’uomo e della ragione, e che ha portato allo strapotere della tecnica ed allo smarrimento dell’io.

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di Dario Nicoli

Per cercare di comprendere se il territorio stia diventando una nuova comunità, nell’incontro di Pinerolo del 7 novembre scorso abbiamo riunito cinque mondi: il Comune, la Scuola, l’Economia, le Chiese e la Comunicazione per comprendere se sono attive forze che, pur essendo minoranza, vedono con chiarezza il nuovo tessuto dei bisogni della popolazione e giocano le proprie risorse nella direzione neo-comunitaria.

Provo a riassumere in tre punti ciò che è emerso dall’interessante e sorprendente incontro.Continua

Lo scorso incontro del 23 giugno ci siamo lasciati con l’impegno di ritrovarci, a settembre, per un ulteriore approfondimento della tensione esistente tra libertà e comunità e, di rimando, tra democrazia e comunità.

Comunità e democrazia: verso una nuova sintesi?

Seguirà la presentazione del prossimo incontro – intervista incentrato sulle nuove municipalità e il welfare responsabile: rapporti tra istituzioni locali e la cittadinanza attiva

Venerdì, 22 settembre a partire dalle 17.30 e sino alle 19.00, sul canale Telegram di PensarBene.
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di Natanail Danailov

L’Internet di oggi, del 2023, è molto, moooooolto diverso da quello che era 10-15 anni fa. Prima avevamo siti web, blog, forum, feed RSS, newsletter; ora abbiamo profili social, foto, video, Short, Reel, TikTok, commenti, reaction. I contenuti sul web sono via via sempre più ridotti, risicati, brevi e veloci. Passato qualche minuto dal momento in cui hai visto un video o messo like ad un reel, magari non riusciresti nemmeno più a raccontarne il contenuto ad un’altra persona.

Ma siamo sicuri che la direzione presa è quella giusta?Continua

di Bruno Perazzolo

Il seggio breve è stato realizzato sia allo scopo di introdurre l’incontro di PensarBene del 31 marzo ’23, sia, soprattutto, al fine di supportare adeguatamente l’approfondimento sul tema del rapporto tra libertà e comunità cui la nostra Associazione, dedicherà ancora diversi mesi.

Poichè la parola libertà possiede diversi significati, un dialogo costruttivo non può non partire, pena l’incomprensione reciproca, da un chiarimento riguardo all’uso del termine

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PensarBene: Testo redazionale

Fare davvero i conti con l’eredità del consumismo, richiede di riconsiderare il tipo di libertà di cui ha potuto beneficiare il cittadino della società del benessere, e scoprire che, in buona parte, si tratta di una libertà “tossica”, e che è venuto il tempo di chiederci se non vi sia una prospettiva più umana dell’essere liberi.

L’individuo che conosciamo – e di cui ognuno di noi porta i tratti – avverte con grande intensità l’esigenza di distinguersi dalla massa e di essere riconosciuto, se non apprezzato, dagli altri per questa sua unicità. Ma finisce per assumere comportamenti che contraddicono questo suo giusto desiderio, in quanto il progressivo sgretolamento dei modi di vita tradizionali ha sottratto alle persone, ed in particolare ai giovani, l’ancoraggio di senso che consente al proprio io di abitare il proprio tempo riconoscendosi parte di un tutto.Continua