di Natanail Danailov

Durante il nostro ultimo incontro ci siamo confrontati sul tema della «meraviglia come chiave di accesso al mistero», e ne è venuto fuori un dibattito molto nutrito, pieno di idee e di pensieri interessanti. Parlando di meraviglia e di mistero, il mio pensiero volge al mondo dell’arte (anche se potrei pensare in egual modo alla filosofia, all’astronomia, o ad altri ambiti lontani dal “pensiero comune”), e in particolare all’artista Banksy. Continua

di Bruno Perazzolo e Emanuela Gervasini

Testo scritto da Riccardo Pazzaglia e interpretato da Domenico Modugno, è stato reinterpretato dai Negramaro nel 2008, 40 anni dopo. Dunque, circa mezzo secolo è passato tra l’originale e la cover. Una durata che sta a significare l’”UNIVERSALITA’” dell’esperienza da cui l’opera trae ispirazione: quella della MERAVIGLIA.Continua

di Bruno Perazzolo e Emanuela Gervasini

Regia di Alain Gsponer, con Bruno Ganz. Genere Commedia, Germania – Svizzera 2015. Durata 106 minuti. …… l’eccellenza del film ha a che vedere con il sentimento  della MERAVIGLIA. Heidi è una favola che, come tutte le belle favole, parla sia agli adulti sia ai bambini. In questo senso Heidi è una persona dal cuore semplice e puro, non ingombro di convenzioni, pregiudizi borghesi e nozioni astruse e, perciò, capace di meraviglia.Continua

Di Bruno Perazzolo e Emanuela Gervasini

Tra i vari episodi della serie televisiva #Generazione Bellezza, su Rai Tre (l’episodio si può vedere su Rai Play: Generazione Bellezza: puntata del 26 – 12 – ’21), tutti incredibilmente affascinanti, quello intitolato “Il Sogno di una Comunità”, ci ha fatto venire in mente che, forse, a differenza di quanto sostengono molti filosofi della modernità e della postmodernità, “DIO NON È MORTO PER DAVVERO”……..
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di Luca Cadili

Le reincarnazioni del Buddha che precedettero il momento in cui egli assunse le sembianze che tutti noi gli conosciamo sono narrate nei Jātaka, i racconti delle vite di questo venerabile personaggio. Raccolti per la prima volta nel V secolo, furono messi per iscritto in un’antica lingua indiana, il pāli. Il Buddha è spesso il protagonista delle storie che lo riguardano; altre volte ne è solo il narratore o vi compare come semplice testimone. Ma, talora, queste narrazioni contengono anche delle favole: quanto segue è appunto il resoconto di una di esse.
Un re, considerando un giorno le sue ricchezze e la sua grandezza, le volle paragonare a quelle degli altri sovrani che abitavano il suo grande paese. Con suo disappunto però dovette riconoscere che tutti loro gli erano pari. Allontanatosi dalla reggia per una passeggiata si fermò ad osservarla e così pensò: «Il mio palazzo è davvero identico a quello degli altri sovrani, e identici sono anche i loro maestosi pilastri». Ma, all’improvviso, osservò una cosa alla quale non aveva mai badato prima: «Tutte le regge che si conoscono, la mia e quelle in cui dimorano tutti gli altri sovrani, hanno necessità di più di un sostegno su cui reggersi. Ecco cosa farò: costruirò un magnifico palazzo ed esso si appoggerà su un solo pilastro». Continua

di Dario Nicoli

Se guardiamo alle reazioni dei movimenti ecologisti, la conferenza di Glasgow sul clima è stata un insuccesso in quanto Cina e India hanno imposto all’ultimo momento di sostituire l’eliminazione dell’uso del carbone con una più generica riduzione, ed anche per la mancata approvazione di un meccanismo di risarcimento dei danni provocati dai paesi che contribuiscono maggiormente all’innalzamento del clima. Ma se confrontiamo la Cop26 con le precedenti conferenze, emergono diversi risultati positivi.Continua