di Bruno Perazzolo

Io penso che chi ha ruoli di responsabilità politica debba parlare chiaramente e, soprattutto, debba parlare senza mai tralasciare le questioni fondamentali. In breve credo che si debbano evitare l’ambiguità – cioè affermazioni che potrebbero dire sia una cosa sia il suo contrario – e la propaganda – cioè mostrare la parte di realtà che più ci piace anche se si tratta di una parte per nulla rappresentativa del fenomeno più grande di cui si sta discutendo.

Premetto che, non essendo presente al Meeting, dell’intervento ho solo letto su alcuni giornali e consultato qualche video che riportava solo frammenti del discorso del Ministro. Aggiungo che ho anche apprezzato le espressioni di stima e amicizia rivolte da Lollobrigida al popolo americano. Cosa, allora, non mi è piaciuto nelle esternazioni del Ministro?Continua

di Bruno Perazzolo

Povertà e nobiltà possono convivere se prevalgono l’essenziale, l’umiltà, la cura e il legame con ciò che ci sostiene. Youtie è un contadino povero tra i poveri, Guiying una donna con un forte handicap fisico e anche per questo, oltre all’estrema povertà, viene maltrattata dai suoi. Le due famiglie non sanno che farsene di questi due “scarti”, di queste icone della perfetta solitudine, e ne combinano il matrimonio. Inizia da qui una storia fatta di gentilezza, duro lavoro, caparbietà e sostegno reciproco che porterà la coppia ad una vita dignitosa e, probabilmente, anche felice. Un cammino comune di autentica emancipazione umana che verrà interrotto solo da un epilogo tragico volto a far uscire la pellicola dalla favola per ricondurla alla “spietata realtà”

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di Dario Nicoli

È decisamente istruttivo rivedere i grandi film a distanza di tempo, come mi è capitato la notte del 6 gennaio per Miracolo a Milano uscito nel 1951 e realizzato e diretto da Vittorio De Sica, per la cui sceneggiatura si è avvalso della preziosa collaborazione di Cesare Zavattini che è l’autore del libro Totò il buono, edito nel 1943, da cui il film è stato tratto.

L’origine del libro, che reca in copertina il sottotitolo “Romanzo per ragazzi (che possono leggere anche gli adulti”), si trova nell’incontro, e nell’amicizia durata tutta la vita, tra lo stesso Zavattini e Antonio De Curtis, nato dall’idea di realizzare un film sulla figura di Totò il buono, un ragazzo innocente che si muove nel mondo mosso da un sentimento di attrazione verso i poveri cui fa da contrasto l’avversione per i potenti.Continua