di Bruno Perazzolo

Povertà e nobiltà possono convivere se prevalgono l’essenziale, l’umiltà, la cura e il legame con ciò che ci sostiene. Youtie è un contadino povero tra i poveri, Guiying una donna con un forte handicap fisico e anche per questo, oltre all’estrema povertà, viene maltrattata dai suoi. Le due famiglie non sanno che farsene di questi due “scarti”, di queste icone della perfetta solitudine, e ne combinano il matrimonio. Inizia da qui una storia fatta di gentilezza, duro lavoro, caparbietà e sostegno reciproco che porterà la coppia ad una vita dignitosa e, probabilmente, anche felice. Un cammino comune di autentica emancipazione umana che verrà interrotto solo da un epilogo tragico volto a far uscire la pellicola dalla favola per ricondurla alla “spietata realtà”.

Se in “Mon Oncle”, il capolavoro di Jacques Tati, Francia 1958, sono i martelli pneumatici, qui sono i bulldozer a demolire il passato, le vecchie forme di un antico sapere proprie della società tradizionale, per aprire le porte alla modernità. La crescita economica – simboleggiata dalle BMW, dalle macchine agricole e dall’abbigliamento dei nuovi burocrati di partito (il film, in patria, sembra non abbia incontrato i “migliori favori”) – che la regia lascia intravvedere nello sfondo, alla fine, in oriente come in occidente, manterrà la promessa di portare le persone fuori dal medioevo e dalla miseria lasciando, tuttavia, intuire un nuovo tipo di povertà e una nuova forma di infelicità: quella che, secondo Bauman e molti altri autori, gli stessi poveri si autoinfliggono nella misura in cui, con la tradizione, si mettono alle spalle, vergognandosene, anche il loro punto di vista sulla vita per assumere, acriticamente, quello dei nuovi oligarchi borghesi. Regia di Li Ruijun, con Wu Renlin, Hai-Qing, Guangrui Yang, Dengping Zhao, Cailan Wang, genere drammatico, Cina, 2022, durata 133 minuti. il film, delicatissimo e che parla principalmente tramite le immagini e una recitazione straordinaria, è appena uscito in Italia e, a quanto mi risulta, lo si può vedere solo nelle sale cinematografiche.

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