Antigone: la scelta tra libertà e appartenenza
Regia di Sophie Deraspe. Titolo: Antigone. Genere Drammatico. Canada, 2019, durata 109 minuti. Film molto bello e, dal mio punto di vista, enorme sotto molti aspetti. Continua
Regia di Sophie Deraspe. Titolo: Antigone. Genere Drammatico. Canada, 2019, durata 109 minuti. Film molto bello e, dal mio punto di vista, enorme sotto molti aspetti. Continua
Contributo di Luca Cadili
Nella lingua greca antica la parola dēmiourgòs (dēmiūrgòs) indicava tutti coloro che lavoravano per il popolo, o, più esattamente, tutti coloro che con l’opera delle loro mani venivano incontro ai bisogni dei propri concittadini. Nell’Atene del quinto secolo avanti Cristo i dēmiourgòi costituivano una classe eterogenea che assumeva una propria identità solo allorché essa veniva contrapposta a quella, più definita ed omogenea, dei lavoratori della terra, contadini liberi e braccianti. Dēmiourgòs era infatti chiamato il vasaio, il posatore di pietre ed anche chi abbelliva queste ultime con un’iscrizione o con delle figure in rilievo; dēmiourgòi furono inoltre quei maestri d’ascia che costruirono le veloci navi che sconfissero la flotta dei Persiani a Salamina, le triremi di Temistocle.Continua
Secondo Luigino Bruni la differenza tra utopia e esperienza profetica sta nel fatto che quest’ultima “INDICA UN NON ANCORA STANDO SU UN GIÀ”. In altre parole è come se dicesse “IO HO APPENA COMINCIATO, MA IL BELLO DEVE ANCORA VENIRE”. Con questo intento, noi di PENSARBENE, abbiamo dato voce ad alcuni diplomati della scuola di Gavirate il cui Esame di Stato ha rappresentato l’ottimo esito finale di buone pratiche sviluppate nel corso dell’intero anno scolastico ………
“Per accedere alle singole clip cliccare sul titolo dell’intervista dallo Smartphone, mentre, dal PC, serve cliccare sul titolo della clip che compare sotto la barra di avanzamento del video”
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Recita così la saggezza popolare. Certo, nei proverbi si può trovare tutto e il suo contrario, ma ciò non significa che la saggezza venga meno. E’ il mondo che è fatto così. C’è il bianco e il nero, la luce e l’oscurità, il pieno e il vuoto ecc. ecc.Continua
A proposito del rapporto tra sviluppo economico (creazione di valore) e riforme della Pubblica Amministrazione, della Giustizia e dell’intervento regolativo dello Stato in economia (cosiddette semplificazioni).
“Evviva il marcato – Evviva lo Stato!”, sembra la tipica affermazione keynesiana, ma intende essere qualcosa di diverso. Nel modello keynesiano l’intervento dello Stato è inteso come “rimedio ai fallimenti del marcato”. Anche i testi scolastici, in genere, affrontano il tema dei rapporti Stato – Mercato nella stessa maniera; come se Stato e Mercato potessero esistere separatamente. In altre parole esiste qualcosa che si chiama Mercato che però non è capace, da solo, di fare alcune cose. Ecco, dunque, che interviene lo Stato che rende possibile il funzionamento ottimale del Mercato. In definitiva, questo modo di ragionare ha radici profonde che rimandano, penso, all’opposizione Stato di Natura versus Società Civile. Il problema è che lo Stato di natura non ha nulla a che spartire con il Mercato come lo intendevano gli economisti classici.Continua
Reddito di cittadinanza: lavoro o assistenza? “Si può fare”: Film consigliato da Pensarbene Continua
Dall’etica dell’emancipazione all’etica dell’impegno
L’art. 1 c. 1 Cost. recita:
“l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro”.
L’art. 4, in materia di lavoro, è una vera eccellenza:
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”
A fronte di tanta chiarezza sorge, d’istinto, un interrogativo: imboccando quale piano inclinato siamo potuti “scivolare” da un livello tanto alto alla mediocrità del reddito di cittadinanza? Continua
Confronto sulla “next generation EU” Da dove nascono le difficoltà del fronte progressista di concepire politiche economiche orientate, oltre che alla sostenibilità, anche allo sviluppo. La Frontiera delle Possibilità Produttive è un concetto molto astratto. Qualcuno potrebbe sostenere che sia sin troppo lontano dalla realtà. Tuttavia, senza disporre di mappeContinua
Si chiama “doppio bilancio”. E’ una teoria della finanza pubblica tra le più avanzate. Sostiene che lo Stato possa fare debito, ma solo per investire. Debito che si ripaga tramite la crescita che procura. L’altra parte della spesa pubblica, i consumi, dovrebbero essere invece sostenuti dalle entrate correnti. Principalmente tributi.Continua
E quattro. Dopo Germania, Francia e Gran Bretagna, anche ad Amsterdam diverse migliaia di persone sono scese in piazza contro il lockdown, senza mascherine e in stato di assembramento. Questi manifestanti affermano che la loro libertà sarebbe conculcata dalle leggi di contrasto alla pandemia. In diversi casi si sono visteContinua
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