di Bruno Perazzolo e Emanuela Gervasini
Regia di Pupi Avati, con Carlo Delle Piane. Genere Commedia – Italia, 1983, durata 87 minuti. Il film, che può essere visto al seguente indirizzo https://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/Club—Una-gita-scolastica-74923061-3eb7-4b69-9ec4-79a1c6281b68.html ha vinto 5 Nastri d’Argento ed è stato premiato al festival di Venezia. La Terza G 1914 del Liceo Galvani, la migliore della scuola in quell’anno, ottiene come premio una gita scolastica. Il racconto di quella memorabile vicenda, per i ragazzi che l’hanno vissuta, si svolge in flashback. Laura, oramai ultraottantenne e ultima sopravvissuta del gruppo di studenti e insegnanti che presero parte all’evento, ricorda, in punto di morte, la magia di quei momenti. La gita inizia dalla sede della scuola e si sviluppa in una lunga passeggiata di alcuni giorni che ripercorre il sentiero che la gente del posto era solita seguire per attraversare la montagna che divide Bologna da Firenze. Pressochè all’inizio della camminata, ai piedi dell’appennino, il prof. Balla fa sostare, in attesa, l’allegra compagnia con queste parole: “Una volta la gente che doveva attraversare la montagna si fermava qua ………. e attendeva …… cosa (chiede una ragazza)? L’INCANTO ……. Cosa (ripete, stupita, la stessa ragazza)? L’Incanto … una specie di spirito buono, di protezione, di compagno di strada che stava con i viaggiatori fino alla fine dello scavalcamento della montagna e ora anche noi lo attendiamo … “. E’ la metafora che struttura l’intera opera conferendole un fascino, una specie di rilievo mitologico, straordinari che seduce lo spettatore aperto all’esperienza del divino. Alla voce di ciò che è eterno, che dà senso, sempre uguale e sempre diverso, che si presenta, a ciascuno, con un volto speciale, personale e, al tempo stesso universale.
I commenti non sono attivi, trackbacks e pingbacks sono attivi.