di Bruno Perazzolo

Holappa è un operaio precario mezzo alcolista, Ansa lavora in un Centro Commerciale. Licenziata per futili motivi, passa da un’occupazione provvisoria e malpagata ad un’altra peggiore. Due storie parallele, due storie di “gente comune”, di persone perfettamente sole se non fosse per la presenza di un amico/a che rende un pochettino meno amara un’esistenza che si trascina, giorno dopo giorno, senza una meta. Ma ecco l’imprevedibile. Un incontro che cambierà la loro vita aprendo una breccia nella prigione immaginaria, ma non per questo meno reale, che li tiene sadicamente rinchiusi.
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di Bruno Perazzolo e Emanuela Gervasini

A chi gli chiede “cosa fa per far parlare i sospettati”, Maigret risponde “li ascolto” e aggiunge “il mio compito è scoprire la verità” e ….. sulla strada che porta alla verità capita spesso che un particolare infimo mandi gambe all’aria ipotetiche ricostruzioni dei fatti, tanto complesse e faticosamente realizzate quanto, alla fine, risultate false.

Dal capolavoro di Georges Simenon – da cui è tratta la pellicola – si può cogliere la necessità del rapporto tra verità e libertà e si può anche intuire una critica implicita alla visione postmodernista secondo la quale la verità non esiste e il mondo è tutta un’illusione …..
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