Dario Nicoli

Se ci sentiamo vivi, cioè umani, non possiamo abituarci ai tanti segnali di smarrimento che ci inseguono tutti i giorni, a quello stato perenne di oppressione per le cattive notizie che per il crudele interesse degli editori dei media ci vengono gettate addosso per imporci un’attenzione non voluta assieme all’orrore di chi è obbligato ad abbracciare i segni del male che si annida nelle pieghe del nostro mondo caotico.

Non ci si può abituare neppure a quello stato di stordimento che deriva dall’essere perennemente esposti al bombardamento di messaggi, seduzioni, richieste di prestazioni che provengono da voci dissonanti con il desiderio del nostro cuore che chiede serenità e possibilità di sostare su ogni più piccolo dettaglio di bellezza. Che invece non vediamo, appannato com’è da una nebbia di sottile malanimo.

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Dario Nicoli

Monte Wildhorn (interpretato da uno splendido Morgan Freeman) è un anziano scrittore che ha avuto nel passato un certo successo con libri western, ma che ha perso l’ispirazione dopo un lutto familiare ed un incidente che l’ha obbligato alla sedia a rotelle, e che ha sostituito l’amore per la vita con quello per la bottiglia, decide di passare l’estate sulle rive di un lago del Nord America (in realtà Greenwood nello stato di New York), un luogo appartato dal clamore del mondo editoriale e che dovrebbe essere più consono al suo desiderio di solitudine ed autocommiserazione. Ma in realtà egli ha aderito, affatto convinto, all’idea del nipote che desidera ritrovare lo zio che conosceva prima di questa crisi.
………… il film presenta tutti gli ingredienti che potrebbero portare ad un esito scontato e dal tono sentimentale. Un esito che, però, lo scrittore Guy Thomas ed il regista Rob Reiner evitano con grande perizia offrendoci, all’opposto, un quadro delicato e avvincente.Continua

Dopo i grandi nomi, e gli exploit italiani, delle Olimpiadi di Tokio, riconosciamo di aver lanciato uno sguardo di sufficienza alle immagini dei XVI Giochi paralimpici estivi. Ma col passare dei giorni, ci siamo accorti che l’evento sotto i nostri occhi non si limitava al solo ambito sportivo, ma era arricchito dalle storie personali di questi atleti, un fattore che ci ha stupiti, ed avvinti, regalandoci momenti di commozione più intensa rispetto alle gare precedenti. Avevamo di fronte persone – in maggioranza donne nella delegazione italiana – che hanno mostrato un’umanità più profonda, avendo saputo replicare anche ai colpi più duri della vita mostrando doti straordinarie di forza e tenacia.Continua

studenti e docenti in classe

La scuola è diventata un tema di interesse pubblico, ma con un approccio parziale, centrato quasi esclusivamente sulla tutela della salute, come se la formazione fosse scontata e in fondo sempre uguale a se stessa. Il tutto in un clima di strumentalizzazione politica quando invece servirebbe unità e concretezza.

È necessario ampliare la riflessione al secondo tema fondamentale: …

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