di Bruno Perazzolo

Ridere di sé, l’autoironia è, forse, il modo migliore di stare al mondo: sicuramente quello più umano. Marlene, la protagonista, si accusa di un crimine che non ha commesso. La vittima, un produttore cinematografico tanto potente e ricco quanto spregiudicato, non gode, però, di buona fama. Provvidenza vuole che, come in ogni commedia che si rispetti, la cosa si sistemi per il meglio in una sorta di equa ed universale armonia degli interessi delle parti in scena.Continua