di Bruno Perazzolo

Una commedia ben riuscita, con il tradizionale lieto fine ambiguo, ma non troppo. Avel, il protagonista, che ancora non ha superato il lutto per la prematura scomparsa della moglie, si ritrova la caricatura di una madre “romantica”, Sylvie, che, passando da un innamoramento all’altro, si relaziona con il figlio Avel più come amica se non addirittura come una figlia. Si capisce, quindi, la comica circospezione di lui, cui fa da contrappunto l’esuberante solitudine di Clemencè: l’amica intima di Avel, le cui cospicue “avventure” si consumano puntualmente in modo assai meno “poetico”. L’incontro di due solitudini (quella di Avel con quella di Clemencè), propiziato da una rocambolesca rapina finita male, dà alla fine il tono di sollievo che, giustamente, lo spettatore si aspetta da una commedia. Regia di Louis Garrel con Roschdy Zem, Anouk Grinberg, Noémie Merlant, Louis Garrel, Jean-Claude Pautot. Genere Commedia, Francia, 2022, durata 99 minuti. Il film è appena uscito e, a quanto mi risulta, si può vedere solo nelle sale cinematografiche.

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