Dario Nicoli

L’istituto Comprensivo Statale “Alda Merini” è una scuola ad Indirizzo Musicale che si trova nella periferia nord ovest di Milano, una zona non semplice, limitrofa al quartiere di Quarto Oggiaro.  È diretto da Angelo Lucio Rossi, una guida visionaria e insieme concreta, con l’indispensabile sostegno di Rossella Viaconzi, una vicepreside entusiasta e tenace, specializzata nel risolvere problemi che sembravano all’inizio insolubili.

Si tratta di una Scuola della comunità: una ventina di associazioni e fondazioni del territorio, i singoli cittadini ed i genitori offrono agli alunni le migliori opportunità per la loro formazione e crescita divenendo tutti protagonisti dell’opera educativa comune.

La scelta di fare dello sport, della musica e dell’arte, del giardinaggio, dei laboratori fondati sull’intelligenza delle mani e delle altre attività, delle concrete vie educative capaci di suscitare i dinamismi dell’intelligenza degli alunni, ha prodotto un moto di rivitalizzazione del curricolo; non si è trattato solo di innovazioni frammentarie e di breve durata, ma di un vero rinnovamento che, come un vento favorevole, suscita le esigenze ed i desideri reali degli alunni e sospinge le barche degli alunni nell’avventura della conoscenza.

Gli strumenti di questo modo di fare scuola sono il Patto educativo di comunità ed i Contratti a costo zero; in tutte le iniziative emerge il ruolo decisivo di alcune figure di promotori ed animatori della Scuola di comunità.

Una di queste persone è Marco, che nella vita lavorativa ha fatto fortuna e che qualche anno fa, da pensionato, si è avvicinato alla scuola col desiderio di restituire ai ragazzi il tanto bene che ha ricevuto, coinvolgendosi come volontario nella biblioteca, nell’aiuto allo studio, nel Patto educativo di comunità con la Fondazione sportiva Laureus, con il Centro diurno per anziani, per l’iniziativa dei concerti di Santa Cecilia nella parrocchia. Quindi un vero e proprio animatore di occasioni formative dotate di speciale significato per i ragazzi e per la comunità. Marco è tra i fondatori dell’Associazione Rinascita Educativa che ha promosso convivi e corsi di formazione per genitori e insegnanti.

Un’altra figura è Giuseppe, interlocutore per la Fondazione Milan, che ha preso a cuore la partecipazione dei ragazzi al Centro sportivo, una delle realtà che caratterizzano maggiormente il metodo formativo adottato dalla scuola. Lo stesso vale per le associazioni Garegnano e Laureus.

La scuola è sempre aperta: Save the Children è il perno della Scuola estiva, un’esperienza molto partecipata che ha apportato una sorprendente vivacità al territorio in un periodo che in precedenza era povero di iniziative.

Il modo di procedere dell’Alda Merini è chiarito dall’intervento a favore dei bambini affetti da autismo. Tutto è iniziato da genitori aderenti all’Associazione Differente, non da meno che hanno proposto di adottare il metodo Teach che mira a contenere l’ansia dei bambini tramite un’agenda personale delle attività giornaliere e a riorganizzare l’aula con oggetti morbidi, evitando così che possano ferirsi. C’è stato un passaparola molto potente tra le famiglie dei ragazzi autistici, che ha portato ad un aumento di iscritti, a tal punto che molte di queste hanno deciso di trasferirsi vicino alla scuola proprio perché i propri figli potessero prendere parte al percorso verticale che qui si realizza.

Vi è stato un coinvolgimento, lento e graduale, degli insegnanti. Questi hanno potuto vedere il progressivo aumento di partecipazione degli alunni alle nuove attività che hanno affollato i pomeriggi della scuola e ne hanno osservato il cambio di tono nella vita scolastica: più serenità, motivazione, propensione al lavoro di squadra, impegno e capacità di sacrificio e maggiore controllo emotivo di sé. Tutti fattori che rendono più serena e soddisfacente il lavoro degli stessi insegnanti, provocando effetti benefici sulla loro vita. Diversi di loro, a poco a poco, si sono coinvolti personalmente nelle attività pomeridiane, alcuni fino anche ad assumere la corresponsabilità di laboratori affini ai loro insegnamenti, come nel caso della serra per gli insegnanti di scienze.

Molti di loro hanno maturato il desiderio di rimanere ed anche di tornare nella scuola, interrompendo una lunga tradizione in cui l’eccessiva mobilità impediva il radicamento di un vero senso di appartenenza.

L’Alda Merini ha aumentato continuamente gli iscritti nel corso degli anni, unica scuola statale in crescita di tutto il territorio milanese.  

Le iniziative gestite dalla comunità territoriale hanno rivitalizzato le discipline ed i dipartimenti, che riprendono voglia e capacità di progettare un curricolo che si occupa delle competenze da formare, unendo solidarietà ed eccellenza, e questo slancio concorre a rivitalizzare la vita della comunità.

Ma al centro vi è il protagonismo dei ragazzi, e lo si vede anche dalla vivacità del coordinamento dei rappresentanti di classe.

1 commento

  1. Author

    Si può fare! E’ il titolo di un film bellissimo di qualche decennio fa, ma è anche il titolo che si potrebbe adottare per questa storia che ha dell’incredibile e che dimostra come il nostro ragionare di volontariato, di appartenenza, di beni comuni , di comunità di prossimità e di cultura locale non sia affatto campato per aria. Grazie Dario.

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