Bruno Perazzolo

Se è vero che la profezia è ispirata dal divino, allora Joker, nell’interpretazione superlativa di Joaquin Phoenix, sembra assomigliare di più ad una “parziale previsione” basata su logica e fatti. Prodotto nel 2019, il film anticipa di circa due anni l’assalto a Capitol Hill, il Parlamento degli Stati Uniti d’America, simbolo apicale della democrazia anglosassone, da parte del movimento MAGA (Make America Great Again) convinto di aver subito un grave scippo: la vittoria alle elezioni presidenziali del suo beniamino, Donald Trump. A tratti l’analogia è impressionante. Non solo la rivolta; non solo la violenza e i volti dipinti, quasi se si stesse per andare in guerra; colpisce la completa delegittimazione di ogni fonte di informazione ufficiale considerata, ipso facto, falsa. L’ennesima truffa perpetrata da un establishment ipocrita e delegittimato. Tra i due eventi, nella pellicola la sommossa ispirata dal Joker, nei fatti l’assalto al congresso USA, c’è però una differenza evidente, ma forse, malgrado l’evidenza, non molto rilevanteContinua