di Dario Nicoli

Mentre i tempi della Brexit e del patto di Visegrad sembrano lontanissimi a causa dell’accelerazione della storia provocata dalla risposta europea alla pandemia ed all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il terreno dello scontro politico e culturale dell’Unione europea si è spostato sulle elezioni presidenziali in Francia. La scelta tra Macron e Le Pen sembrerebbe riproporre lo stesso copione del passato, ma la realtà è ben diversa: la posta in gioco non consiste più nella critica sovranista alla “sovrastruttura” europea a favore degli stati nazionali, ma in una difesa attiva dei valori della democrazia e della libertà contro le autarchie nazionaliste e la loro visione del mondo.Continua