di Bruno Perazzolo

Nicholas Winton è un “accumulatore seriale” in senso buono (oggi il vero problema sono i “buttatori seriali”, i discepoli dell’usa e getta). In molti lo siamo, “accumulatori seriali”, perché “una cosa che possiedi non si sa mai in quali circostanze possa tornarti utile”. Eppure, arriva per tutti il momento nel quale bisogna liberarsi dalle montagne di cose che abbiamo disordinatamente ammucchiato nel tempo nel vano tentativo di non perdere nessuna, imprevista, opportunità. …….. Arriva per tutti il momento in cui scavare significa buttare via con la speranza di trovare qualcosa che valga veramente la pena di conservare.  Nicholas Winton la trova quella cosa. È una bella, vecchia cartella di cuoio da colletto bianco riposta in un cassetto e piena di ritagli di giornale, annotazioni, foto che gli riportano alla mente la sua grande impresa: salvare dalla deportazione nazista più di 650 bambini, in maggioranza ebrei.
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