Dario Nicoli

L’istituto Comprensivo Statale “Alda Merini” è una scuola ad Indirizzo Musicale che si trova nella periferia nord ovest di Milano, una zona non semplice, limitrofa al quartiere di Quarto Oggiaro.  È diretto da Angelo Lucio Rossi, una guida visionaria e insieme concreta, con l’indispensabile sostegno di Rossella Viaconzi, una vicepreside entusiasta e tenace, specializzata nel risolvere problemi che sembravano all’inizio insolubili.

Si tratta di una Scuola della comunità: una ventina di associazioni e fondazioni del territorio, i singoli cittadini ed i genitori offrono agli alunni le migliori opportunità per la loro formazione e crescita divenendo tutti protagonisti dell’opera educativa comune.

La scelta di fare dello sport, della musica e dell’arte, del giardinaggio, dei laboratori fondati sull’intelligenza delle mani e delle altre attività, delle concrete vie educative capaci di suscitare i dinamismi dell’intelligenza degli alunni, ha prodotto un moto di rivitalizzazione del curricolo; non si è trattato solo di innovazioni frammentarie e di breve durata, ma di un vero rinnovamento che, come un vento favorevole, suscita le esigenze ed i desideri reali degli alunni e sospinge le barche degli alunni nell’avventura della conoscenza.Continua

Oramai l’opinione è pressoché unanime: il tradizionale binomio lezioni – verifiche non funziona o, almeno, non funziona per la maggior parte degli studenti. Parlano chiaro i dati INVALSI, OCSE PISA e quelli relativi alla dispersione scolastica sia formale sia sostanziale forniti, per esempio, dalla percentuale abnorme dei giovani cosiddetti NEET, cioè che non studiano e che un lavoro neppure lo cercano.Continua

Contributo di Daniela Mario

COSA SERVE OGGI ALLA SCUOLA? Problema annoso, quanto ostico, ma nello stesso tempo intrigante, perché ci permette di continuare a ricercare il modo migliore per arricchirci, docenti e studenti.
Ascoltando le interviste degli studenti, a poca distanza dalla conseguita maturità in tempo di Covid, sono rimasta molto colpita dal livello di buon senso e lungimiranza delle loro risposte. Il fatto che siano riusciti a identificare, in poche frasi, quello che per me rappresenta la base della formazione, è stata l’ennesima conferma di quello che penso da tempo e cioè: per capire cosa è meglio fare a scuola, occorre ascoltare i ragazzi.Continua