PENSARBENE
La compagnia del confronto

art. 1: Finalità

Pensarbene è una Comunità che, tramite il confronto civile aperto[1], persegue la crescita e l’innovazione della cultura, intesa come Sapienza nel rapporto tra l’uomo e la realtà, costituendo uno strumento di partecipazione al dibattito pubblico sui temi cruciali della Persona, della Comunità, dell’Educazione, del Lavoro, dello Stato di Diritto, della Bellezza e della Religione nell’ottica di un sapere non strumentale calato nei contesti economico, politico e spirituale dell’attuale cambio d’epoca.  

art. 2: Organizzazione

Pensarbene si articola su due livelli organizzativi: i Gruppi d’Incontro e la Comunità in Rete.

art. 3: I Gruppi d’Incontro PensarBene

I GRUPPI D’INCONTRO costituiscono la dimensione comunitaria di prossimità di Pensarbene la cui attività di confronto si focalizza su almeno un ambito tematico scelto tra quelli proposti tramite i Tavoli del Sito. L’ambito scelto deve essere mantenuto per un tempo congruo[2].

L’autorizzazione dell’Organo di Garanzia è condizione per l’utilizzo del nome e del logo di Pensarbene.

Il Gruppo d’Incontro ha facoltà di sviluppare al proprio interno tutte le attività – eventi incontro che ritiene opportuni al fine di stimolare il confronto e la crescita culturale dei propri membri[3] rapportandosi con gli altri Gruppi tramite la lettura critica annuale di un testo condiviso indicato nel sito. Il giudizio sul testo, formulato sottoforma di articolo redatto nel rispetto delle “regole del confronto civile”[4], verrà a sua volta pubblicato nel sito della Comunità.

Il Gruppo d’Incontro, per mezzo del proprio Animatore, può far pubblicare nel sito anche altri articoli e/o eventuali suggerimenti relativi ad argomenti affrontati dal Blog[5] oppure riguardanti letture, film, spettacoli teatrali e altri eventi che dovranno essere introdotti da un incipit, cioè una breve sintesi argomentata del motivo della proposta[6].

Il Gruppo d’Incontro, nell’ambito delle proprie finalità e tematiche, può organizzare anche eventi rivolti al pubblico che dovranno essere concertati con il Gruppo dei Promotori.

Il Gruppo d’Incontro esprime annualmente, al suo interno, un animatore che potrà essere confermato negli anni successivi. All’Animatore spetta attivarsi per mantenere il più possibile elevato il dialogo attraverso proposte, suggerimenti, convocazione e organizzazione di incontri ecc… E’ altresì compito dell’animatore mantenere i rapporti con l’intera Comunità, il sito e i relativi organismi.

Al fine di promuovere elevati standard di interazione e di ascolto, è auspicabile che il Gruppo sia formato da un numero limitato di membri. Oltre la ventesima adesione circa, qualora sia possibile individuare un altro animatore, si potrà procedere alla costituzione di un nuovo Gruppo d’Incontro secondo la procedura di autorizzazione sopra indicata.

E possibile, in presenza di notevole distanza territoriale tra gli aspiranti membri, costituire Gruppi d’Incontro virtuali”. E’ altresì sempre possibile aderire ad un Gruppo d’Incontro che si trovi lontano dalla propria residenza. 

Ai Gruppi d’Incontro si aderisce tramite domanda che potrà essere formulata anche per mezzo di una semplice mail. Coloro che hanno presentato la domanda hanno diritto di partecipare da subito a tutte le attività del Gruppo. L’accoglimento della domanda verrà deliberato dal Gruppo a maggioranza dei presenti in sede di rinnovo dell’incarico di Animatore a circa un anno dalla presentazione. In caso di parità, il voto dell’Animatore vale il doppio.

art. 4: La Comunità in Rete

La Comunità in rete è formata dall’Assemblea degli Animatori dei Gruppi d’Incontro e dal Gruppo dei Promotori.

art. 5: L’Assemblea degli Animatori

L’Assemblea degli Animatori esercita la funzione deliberativa.

Viene convocata almeno una volta l’anno dal Gruppo dei Promotori nell’ambito della Convention dell’Associazione DIESSE. Ulteriori incontri potranno essere realizzati anche tramite videoconferenza su richiesta di 3/5 degli Animatori.

Gli Animatori hanno facoltà di far inserire all’ordine del giorno dell’Assemblea un argomento sottoscritto da almeno 1/5 degli stessi.

L’Assemblea approva il bilancio qualora questi superi l’importo di 1000,00 € l’anno riguardo alle spese e alle entrate totali. Delibera sull’apertura di nuovi ambiti tematici e sui testi di lettura annuali da proporre per ciascun ambito. Con voto favorevole pari ad almeno due terzi dei membri, può modificare il presente statuto. A distanza di cinque anni dalla prima convocazione, con scadenza triennale, l’Assemblea procederà alla nomina della Segreteria (4 membri) e del Comitato di Garanzia (tre membri). In ciascuno dei due organi, un seggio sarà attribuito dall’Associazione DIESSE.

Sono membri di diritto dell’Assemblea il Gruppo dei Promotori e, a decorrere dal quinto anno dalla prima convocazione, i membri della Segreteria.

art. 6: Il Gruppo dei Promotori

Al Gruppo dei Promotori competono le funzioni di indirizzo, esecutiva e di controllo / garanzia.

Il Gruppo Convoca e presiede l’Assemblea degli Animatori, ne stabilisce l’ordine del giorno e ne esegue le delibere. Autorizza, in base alle “regole del confronto civile”[7], la pubblicazione dei contributi personali e di ogni altro materiale nel sito di Pensarbene. Concerta con i Gruppi d’Incontro le iniziative esterne. Fornisce un parere vincolante circa la formazione di nuovi Gruppi d’Incontro.  

A partire dal quinto anno dalla prima convocazione dell’Assemblea degli Animatori, il Gruppo dei Promotori viene sciolto e le relative funzioni trasferite alla Segreteria[8] e all’Organo di Garanzia[9].

art. 7: Le regole del confronto civile

Tutti gli organi e i singoli membri di Pensarbene sono tenuti a rispettare – in ogni attività e nei rapporti sia interni sia esterni, soprattutto quando operano per conto delle Comunità – nella lettera e nello spirito, le seguenti “regole del confronto civile”[10]

— proporre interventi, eventi o altro materiale – pertinente e di rilievo – con sobrietà e a partire da una riflessione non estemporanea e ben fondata sul “cammino di approfondimento e di ricerca tematica” che la Comunità e il Cenacolo stanno intraprendendo;

— cercare di comunicare nella maniera più chiara prendendo tutto il tempo e il distacco necessari al fine di formulare le proprie idee, soprattutto nei testi scritti, nel modo più semplice e accessibile;

— rispettare le posizioni altrui comunque si manifestino, nel parlato come nello scritto o nelle proposte di eventi o di altro materiale, sforzandosi di cogliere la parte di verità che è sempre nell’altro quando si riesce ad assumerne il punto di vista[11] e criticando quanto si ritiene inaccettabile o del tutto sbagliato con toni educati e in forma dialogica tesa a evidenziare come il giudizio che ci sentiamo di dover esprimere in un determinato momento resti comunque “perfettibile” e aperto al confronto.

In presenza di violazioni particolarmente gravi delle regole appena elencate, il Gruppo dei Promotori può disporre l’espulsione dalla Comunità della persona e del Gruppo responsabile.

Bruno, Carlo, Daniela, Dario, Laura, Manuela e Paolo


[1] Cfr. art. 7 del presente statuto e il relativo documento.

[2] indicativamente almeno un anno

[3] incontri di lettura e/o discussione del testo condiviso con gli altri Gruppi d’Incontro o di ulteriori altri testi stabiliti autonomamente, gite, visione di documentari, film, formazione di gruppi Whatsapp ecc..

[4] Cfr. art. 7 del presente statuto e il relativo documento.

[5] Blog contenuto nel sito PensarBene

[6] la sintesi non dovrà di norma superare la mezza cartella: 1500 caratteri circa.

[7] Cfr. art. 7 del presente statuto e il relativo documento.

[8] alla Segreteria vengono trasferite le funzioni esecutive e di iniziativa / proposta.

[9] al Comitato vengono trasferite le funzioni di Controllo e Garanzia.

[10] le regole, nell’ottica della loro estensione a tutte le attività e a tutti i rapporti di PB, sono state estrapolate dal documento “Regole del confronto civile” specificatamente redatto per l’autorizzazione degli interventi personali nel sito di PB. 

[11] lo sforzo di cogliere la “verità che c’è nell’altro”, conduce sempre a evitare l’estrapolazione arbitraria sia di un brano dall’intero testo sia dell’intero testo dalla storia del suo autore. Queste infatti sono tecniche di “demolizione retorica” dell’avversario il cui impiego, all’interno di Pensarbene, significa la mancata comprensione di come la nostra Comunità possa autenticamente progredire nell’apprendimento, nell’approfondimento e soprattutto nell’innovazione culturale, esclusivamente grazie agli stimoli derivanti dalla propria varietà interna di idee, approcci e persino di paradigmi anche tra loro molto distanti.